sabato 7 gennaio 2017

Step 6 - Scienza

Il blu cadetto nella scienza

Il colore viene percepito dal nostro sistema nervoso in relazione sia alla luce che alla materia che interagisce con essa. Il base alla lunghezza d'onda e alla composizione chimica dell'oggetto colpito, il nostro sistema nervoso riceve un stimolo elettrico che percepisce come colore. 
Un generico colore è definito da tre variabili, tonalità, luminosità e saturazione.

La tonalità, sinonimo di cromaticità, è un colore puro che corrisponde ad una lunghezza d'onda ben definita all'interno dello spettro elettromagnetico. (vedi post 14)

La luminosità, anche definibile attraverso il termine valore, è la quantità di bianco o di nero in un colore percepito.
per esempio un oggetto colpito dal raggio di luce apparirà più chiaro nel punto dove incontra il raggio e si scurirà gradualmente nelle parti più lontane.


infine, la saturazione indica la purezza e l'intensità del colore. Un colore puro ha un' alta intensità, mentre una tonalità a bassa intensità si ha quando il colore è miscelato con il suo complemento.

Per esempio, il colore blu del cielo è dato dalle molecole di gas che compongono l'atmosfera che sono in grado di rifrangere la luce blu caratterizzate da lunghezza d'onda minore e riflettono quelle a lunghezza d'onda maggiore. Le distese d'acqua invece riflettono il cielo.




Interessante è che il colore blu fa produrre al cervello 11 tranquillanti chimici. (1) Tuttavia secondo alcuni studi il blu non è sempre stato percepito dal cervello umano.

A sostegno di questa teoria, molti testi e opere antiche non citano questo colore o indicano elementi naturali, come il mare, universalmente riconosciuto come blu con il colore nero.

l filologo tedesco Lazarus Geiger compì una serie di studi e forse è stato necessario che familiarizzare con la tonalità per poterla, non solo vedere, ma riconoscere. Anche il dare un nome al colore ha aiutato a identificarlo. (2)

Fonti

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